Un giorno, un’ora

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L’incontro con Gesù è stato talmente determinante nella vita dei due discepoli del Battista che il Vangelo annota pure l’orario: circa le quattro del pomeriggio (Gv 1,35-42). Andrea e Giovanni seguono Giovanni il Battista nella sua predicazione e un giorno invece di sentirsi dire cosa fare e cosa non fare, invece di sentir pronunciare invettive contro gli scribi e i farisei, invece di sentire inviti alla conversione vedono che questo loro strano profeta indica una Presenza.

Non è più il tempo di uno sforzo solitario ma è il tempo di una sequela comunitaria, di una compagnia che, seguendo il Messia, diventa l’inizio del Regno. Si mettono dietro a Gesù il quale si accorge di questa presenza e pone la domanda fondamentale di ogni vita: «Che cosa cercate?».

Quale domanda più seria può essere posta alla nostra vita? Cosa cerchiamo? Per cosa stiamo spendendo il nostro tempo, le nostre energie, la nostra fantasia, i nostri desideri?

I due non sanno bene cosa cercano, ma sanno bene chi cercano, desiderano sapere dove abita. Sentono il bisogno di avere un luogo dove è possibile trovarlo certamente. Condividono con Lui quelle ore e tutto cambia. Hanno trovato il Messia e lo annunciano al primo che incontrano.

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